La forma perfetta

Adattamento, lavoro in team e risparmio energetico per creare modelli perfetti. Quanto abbiamo da imparare dalla natura? Vediamo come sia possibile prendere spunto da una comunità di insetti per lavorare meglio e in modo più efficiente. 

Abbiamo sempre sentito dire che la natura è saggia. Madre Natura ci dà delle lezioni quasi ogni giorno di quanto sia in grado di sapersi adattare, trasformarsi e cogliere l’occasione di tutto quello che capita, in modo da ottenere sempre il meglio e, se possibile, risparmiando pure risorse.

E così, gli animali, le piante, gli elementi si adeguano, convivono tra di loro creando una simbiosi unica che si trasforma in qualcos’altro creato insieme. Sanno combinare le forze individuali per crearne un’altra ancora più potente. L’acqua è il chiaro esempio di questa forza creata dall’adattamento: le gocce d’acqua di un ruscello sono le stesse capaci di trasformarsi in uno tsunami devastante.

Cogliere il cambiamento

Ma cosa c’entra tutto questo con noi? C’entra nel fatto che se guardiamo bene, in ogni situazione in cui c’è un cambiamento, la natura approfitta di questa opportunità. A noi umani, invece, il più delle volte i cambiamenti ci fanno paura e, di conseguenza, li rifiutiamo. La natura ci insegna piuttosto che questi cambiamenti possono essere espressione di momenti di nascita, di crescita o di rinnovamento, sia a livello personale che professionale.

Guardiamo un gruppo di api. Insieme fanno nascere qualcosa di nuovo, di pregiato. È per loro un cambiamento importantissimo, al quale si adattano per dare il meglio. E stiamo parlando di un gruppo di insetti, così la natura ci insegna, appunto, alcune situazioni da applicare nella nostra vita:

Con lo sciame ripartono da zero, adattandosi alla nuova situazione. Devono creare il loro alveare ma, prima di iniziare la loro messa a punto, sono capaci di capire quale sia il modo e luogo migliore per far sì che quell’alveare abbia futuro e sia in grado di proteggere la loro regina.

Lavorano insieme con lo stesso scopo. Uniscono le loro forze individuali per creare insieme qualcosa di più grande, che da sole non sarebbero mai riuscite a fare. E grazie a questo loro istinto creano una forma perfetta, cioè l’esagono.

Perché proprio l’esagono?

Perché l’esagono è la forma geometrica che riesce a riempire meglio una determinata area rispetto ad altre forme come, ad esempio, il triangolo o il quadrato. In questo modo, le api riescono ad ottenere il miglior risultato con il minor impiego di energia e di materia possibile! Questo fatto fu anche verificato da Darwin, che dichiarò che il nido d’ape esagonale è “assolutamente perfetto per economizzare il lavoro e la cera”.

Prendendo spunto dall’alveare

Quindi ci troviamo davanti a piccoli insetti che attuano un processo teso ad ottimizzare il lavoro di tutti e a ridurre i tempi necessari per la creazione di un unico manufatto complesso: l’alveare.

Non male come morale, no?

Meno male che qualcuno si sia reso conto di come la natura sappia essere produttiva e ha cercato di prendere spunto dalle sue forme per adattarle al lavoro digitale: SweetHive. SweetHive crea alveari digitali i quali si adattano all’ambiente circostante, e si organizzano al loro interno grazie alle celle virtuali, i contesti, che fanno da contenitori delle informazioni. Proprio come l’alveare presente in natura fa con il proprio miele. Infatti, questa è la piattaforma alla base di BusinessRM (e anche di altre soluzioni).

Questo significa che tutte le persone che fanno parte dell’organizzazione sanno che devono lavorare insieme verso un obiettivo comune. Uniscono le loro forze per creare qualcosa di più grande.

In questo modo, si garantisce efficienza e collaborazione. Ingredienti fondamentali per creare qualcosa di perfetto. Un grazie alle api, che ce lo hanno insegnato!