La nuova normalità digitale
Inizia una tappa piena di sfide, dove la “trasformazione digitale” è la chiave d’accesso per affrontare questa “nuova normalità” post emergenza Covid-19.
Nel pieno della pandemia abbiamo visto come le risorse digitali si siano rivelate fondamentali per far sì che il paese (e il mondo) non si fermasse -ancora- di più. Ora inizia una nuova fase nella quale questo virus continua ad essere presente. In tutti noi vi è la paura di vivere un nuovo lockdown, che, detto fra noi, sarebbe difficile da supportare non solo a livello personale, ma anche a livello lavorativo ed economico.
Ed è per questo che bisogna puntare ad un “Rinascimento digitale”, come lo ha chiamato la Federazione Digitale Italiana nel suo manifesto, dove si promuove, appunto, un sostegno alla digitalizzazione.
Società digitalizzata
Perché la vera trasformazione si ha quando si riesce a comprendere che le soluzioni digitali non sono solo l’alternativa a quelle tradizionali, ma sono complementari a queste, a tal punto che possono (e dovrebbero) essere prese in considerazione fin da subito.
Abbiamo già superato un grosso “test”, ora si deve capire che anche una società digitalizzata può essere in grado contribuire nel fermare la diffusione del virus. In questa “nuova normalità digitale”, sono le risorse digitali ad essere le vere promotrici del progresso della società e dell’economia.
Così, il manifesto per un rinascimento digitale sgrana in dieci punti alcuni aspetti della nostra vita, che siano questi relativi al lavoro, all’educazione o alla burocrazia. Abbiamo sempre immaginato si debbano fare in presenza; invece, si possono svolgere anche tranquillamente in modalità digitale, per favorire una piena e definitiva trasformazione digitale.
Il cambio digitale
A livello personale, come si spiega nel manifesto digitale, questa digitalizzazione prevede il tracciamento dei contagi attraverso l’uso dei dati che ci sono nei nostri smartphone, sempre se e solo se vi è il massimo rispetto della privacy. Come avviene oggi per l’app Immuni, solo per fare un esempio, intraprendere questa scelta potrebbe infatti aiutare significativamente nell’evitare un nuovo lockdown.
Dirottare le transazioni economiche e finanziarie e le pratiche burocratiche e governative nel digitale non solo permetterebbe di risparmiare tempo, ma anche di avere un controllo più esaustivo dei dati e dei movimenti. L’e-commerce, l’edicola digitale e l’e-learning sono opzioni digitali che possono convivere con le loro modalità tradizionali.
Smart working
E infine, capire che il lavoro da remoto e la digitalizzazione dei processi sono dei modus operandi capaci di moltiplicare gli effetti benefici della digitalizzazione della nostra società e della nostra economia, garantendo una produttività significativa. Per noi, quest’ultimo punto è fondamentale, perché siamo convinti che una buona organizzazione digitale aziendale sia il miglior punto di partenza per uno smart working di successo.
BusinessRM aiuta piccole e medie imprese, grandi aziende e multinazionali a fare questo passo verso una digitalizzazione e organizzazione dei processi mirata all’obiettivo comune. Per noi è un contributo fondamentale per far sì che questo “Rinascimento digitale” divenga, piano piano, una realtà.
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