Stiamo vivendo una fase storica che ci ha immerso in una crisi in tutti gli aspetti della nostra quotidianità. Ma da tutte le crisi, nasce un cambiamento che, se colto nel modo giusto, diventa un’opportunità per diventare persone migliori.

Cambiamento potrebbe essere il termine che esprime meglio gli effetti del lockdown. Perché questa pandemia ci ha colto all’improvviso e abbiamo dovuto imparare ad adattarci per cercare di continuare a vivere la nostra vita.

Ormai sappiamo bene che le aziende sono le prime che hanno portato avanti questa trasformazione, una trasformazione, questa, pressoché digitale. Ma, non dimentichiamo che le aziende sono fatte di persone… e quindi bisogna anche chiedersi: come stanno vivendo questo cambiamento?

Competenze ed energie nascoste

Nei momenti più difficili e di crisi, le persone riescono a reinventarsi, a tirare fuori il meglio di sé scoprendo capacità ed energie “nascoste”, che magari non conoscevano neanche loro stessi. Secondo un sondaggio di Life Based Value, per il 41% delle persone l’esperienza del lockdown ha fatto migliorare alcune competenze. Questo è un dato molto positivo, perché le persone riconoscono che sono state in grado di adattarsi e cogliere l’opportunità in un momento difficile invece di affondare nello stress.  Secondo lo stesso sondaggio, le persone sentono di aver migliorato nell’apertura mentale (53%) e nella capacità di gestione del cambiamento (81%).

Potenziale da ascoltare

Pertanto, davanti a persone che hanno saputo cogliere questa occasione cavalcando il cambiamento in modo positivo, i datori di lavoro devono saper prendere questo nuovo potenziale in modo utile anche per gli obiettivi aziendali. I propri collaboratori aspettano che anche l’azienda sia in grado di adattarsi al cambiamento. Un cambiamento in cui, di questi tempi, conta anche tanto lo stato d’animo e l’ascolto. Infatti, il 69% degli intervistati sta aspettando che questi aspetti siano presi in considerazione.

Manager di fiducia

Quindi, anche qui rientra il concetto del cambiamento aziendale, che non dev’essere soltanto digitale, ma anche interiore, specialmente nelle persone della leadership. Infatti, loro sono i primi che dovrebbero aver colto questa trasformazione a livello personale, per poi essere in grado di applicare quanto appreso all’azienda. Ora, il manager deve essere un manager di fiducia, che abbia grandi doti di ascolto e di condivisione.